I firmatari di questo appello sono convinti che il futuro del Paese passi anche attraverso la Rete e le sue straordinarie potenzialità di democrazia.
Chiediamo quindi a tutti i partiti, le liste e le coalizioni politiche, durante la campagna elettorale e, poi, in caso di elezione dei propri candidati:
1. di pubblicare online l’’elenco di tutte le candidature, offrendo a tutti i candidati una piattaforma web attraverso la quale aprirsi al dialogo e al confronto con i cittadini e presentarsi ai propri elettori con il proprio curriculum, le proprie idee e il proprio programma: massima trasparenza e apertura anche alle critiche dovranno essere irrinunciabili principi ispiratori della campagna elettorale online.
2. di dare pubblicità a tutte le riunioni politiche di vertice in live streaming e successiva archiviazione online, perché chi si candida alla guida del Paese non può e non deve avere niente da nascondere ai cittadini.
3. di garantire che tutti i candidati si impegnino, se eletti, a consultarsi costantemente attraverso strumenti telematici con i propri elettori, rispondendo settimanalmente online a interrogazioni pubbliche in livechat.
4. di impegnarsi nella prossima legislatura perché l’accesso a Internet diventi un diritto fondamentale del cittadino.
5. di impegnarsi perché la Rete sia davvero neutrale e sia vietato ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica ogni genere di attività di network management suscettibile di incidere sulla libertà degli utenti di accedere a ogni tipo di contenuto a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie.
6. di impegnarsi perché tutti i dati e le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni siano resi disponibili online, in tempo reale, in formato aperto e con una licenza che ne autorizzi l’uso da parte di tutti anche per finalità commerciali
7. di impegnarsi perché i tribunali (e tutte le autorità svolgenti funzioni giurisdizionali) rendano accessibili ai cittadini, online e gratuitamente,i testi integrali di tutte le proprie decisioni.
8. di impegnarsi a fare in modo che il diritto d’autore sia, anche in Rete, uno strumento di promozione della creazione e circolazione dei contenuti artistici, culturali ed informativi e non solo un vincolo e un impedimento.
9. di impegnarsi a garantire che nessun contenuto di carattere informativo possa essere rimosso dallo spazio pubblico telematico o reso inaccessibile in assenza di un ordine dell’’Autorità giudiziaria.
10. di impegnarsi nell’adozione delle politiche di governo aperto che vanno diffondendosi in tutto il mondo creando straordinari benefici in termini di trasparenza ed efficienza dell’attività della pubblica amministrazione e di rafforzamento e consolidamento della democrazia.
2 gennaio 2013
Valeria Abate, Video Maker
Alberto Abruzzese, Saggista e mediologo
Paolo Ainio, Imprenditore digitale
Barbara Alberti, Scrittrice
Lucia Annunziata, Direttore dell’Huffington Post Italia
Bruno Ballardini, Pubblicitario e saggista
Giulio Base, Attore e regista
Ernesto Belisario, Avvocato e blogger, si occupa di diritto delle nuove tecnologie e Open Government
Francesco Benetti, Community manager, social media, web & video editor
Giovanni Boccia Artieri, Docente Sociologia dei new media e Internet Studies Università di Urbino Carlo Bo/blogger
Frieda Brioschi, Presidente Wikimedia Italia
Alessandro Capriccioli, blogger e attivista dei Radicali
CarloAlberto Carnevale Maffè, Docente, Bocconi University School of Management
Roberta Carlini, Giornalista
Fabrizio Cattaruzza, Dipendente pubblico, RSU-CGIL
Valerio Ceva Grimaldi, Giornalista, ex vicedirettore quotidiano Terra
Adriano Colafrancesco, Move On Italia
Giampaolo Colletti, Presidente FEMI – Federazione media digitale indipendente
Francesco Colonna, Giornalista
Salvatore Contino, Fotografo
Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia
Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan, docente universitario di Nuovi Media all’Università di Toronto e alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli
Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale
Ottavio Di Brizzi, Responsabile saggistica Rizzoli e docente Università di Bologna
Arturo Di Corinto, Saggista, psicologo cognitivo e responsabile del laboratorio Open Source alla Sapienza di Roma
Stefano Epifani, Docente di Comunicazione d’Impresa a La Sapienza di Roma
Piero Filotico, Socio cofondatore dell’Associazione La Questione Morale
Francesca Fornario, Giornalista e autrice satirica
Paolo Flores d’Arcais, direttore di Micromega
Carlo Freccero, Autore televisivo e direttore di Rai4
Alessandro Gilioli, Giornalista e blogger di Piovono Rane
Peter Gomez, Direttore de IlFattoQuotidiano.it
Giuseppe Granieri, Docente all’università di Urbino, autore di ‘Blog generation’, ‘L’umanità accresciuta’ e ‘La società digitale’
Massimo Guastini, Presidente Art Directors club italiano
Marcello Guerra, Copromotore di Cambiare si può
Nello Iacono, Imprenditore e Vice Presidente di Stati Generali dell’Innovazione
Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione
Giulia Innocenzi, Giornalista di Servizio Pubblico
La Sora Cesira, Blogger e autrice satirica
Loredana Lipperini, Scrittrice
Vladimir Luxuria, Attrice ed ex deputato
Luigi Manconi, Presidente dell’Associazione A Buon Diritto
Flavia Marzano, Presidente Stati generali dell’Innovazione
Gianfranco Mascia, Esperto di comunicazione on line e attivista
Federico Mello,Giornalista
Claudio Messora, Attivista e blogger di Byoblu
Fabio Mini, Generale a riposo, commentatore di questioni geopolitiche per Limes, La Repubblica e L’Espresso
Carlo Mochi Sismondi, Presidente FORUM PA
Serenetta Monti, Attivista e sindacalista RSU-Zètema Unione Sindacale Italiana
Gianluca Neri, Imprenditore digitale e blogger
Luca Nicotra, Agorà digitale e Avaaz
Serena Nono, Artista
Maso Notarianni, Giornalista
Aldo Nove, Scrittore
Vittoria Pagliuca, Attivista Amnesty International, MoveOn Italia e Libera cittadinanza
Piergiorgio Paterlini, Scrittore e blogger
Marco Pierani, Responsabile affari istituzionali di Altroconsumo e blogger
Caterina Policaro,Docente, blogger, esperta di socialnetwork
Matteo Pucciarelli,Giornalista di Repubblica, saggista e blogger
Marco Quaranta, Violinista, attivista MoveOn Italia
Stefano Quintarelli, Imprenditore, pioniere di Internet
Alessandro Robecchi, Autore satirico, scrittore, corsivista de Il Fatto
Ernesto Ruffini, Avvocato tributarista e blogger politico
Giacomo Russo Spena, Giornalista di Micromega
Luca Sappino, Giornalista
Umberto Santucci, Consulente e formatore in problem solving strategico e creativo, direttore della collana di ebook “Strumenti per la Transizione”
Roberto Scano, Presidente IWA (International Webmasters Association)
Tiziano Scarpa, Scrittore
Guido Scorza, Presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, Avvocato, Docente universitario e blogger
Elena Stancanelli,Scrittrice
Francesca Terzoni,Avvocato e attivista per i diritti civili
Mattia Toaldo, Ricercatore, University of London
Emanuele Toscano, Sociologo
Gianni Vattimo, Filosofo ed eurodeputato
Loris Viari, Blogger, attivista
Vincenzo Vita,Parlamentare uscente
Lorella Zanardo, Il Corpo delle Donne
condivido e sottoscrivo
sottoscrivo completamente!
appena pronto il modulo per la sottoscrizione fatemi la cortesia di avvertirmi.
complimenti!
maurizio cavazzoni
Vorrei sottoscrivere anch’io.
Per firmare su Avaaz http://www.avaaz.org/it/petition/DEMOCRAZIA_20_PER_UNA_CAMPAGNA_ELETTORALE_TRASPARENTE_E_PER_UNA_LEGISLATURA_APERTA_ALLA_RETE/?cghbQbb
La trasparenza è un diritto.
IO, COSì ? NON VOTO !!
Studente di Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni presso l’Università di Trento, organizer Meetup Trentino
Vorrei firmare l’appello che condivido in pieno
Lucia Marchi, direttore di biblioteca esperta in diritto d’autore
Luigi Spagnolo, informatico, Ponte Lambro (CO)
condivido l’appello
Firmo e sottoscrivo, Valerio Mazza, studente Ingegneria Informatica Bologna
Vorrei firmare anch’io se possibile.
Francesca Fanucci, consulente in diritto comparato dei media
D’accordissimo! Sottoscrivo in pieno
Condivido
Sottoscrivo. Ombretta T. Rinieri. Giornalista e blogger
Mi trovo d’accordo. Che devo fare?
Vorrei poter firmare anche io l’appello che condivido in toto
aderisco pienamente; già nel 2008, alcuni amici, tentammo di avviare un processo di disintermediazione tra politici e cittadini in rete mediante l’uso di Second Life con qualche speranza
Aderiamo all’ Appello Alessio Nanni Presidente del Partito EcoAnimalista
D’accordo!
Punto 7: non solo le decisioni, anche la registrazione audio del dibattimento, quando si tratta di processi di rilevante interesse pubblico. Oggi questo tipo di pubblicizzazione è garantito ai mass media chi lo richiedano, salvo opposizione del presidente del tribunale, ed è capitato che ci fossero dinieghi incomprensibili. A memoria cito i no alla registrazione da parte di Radio Radicale:
— dei processi napoletani a Bassolino sulla questione rifiuti, peraltro bellamente finiti in prescrizione, molto poco seguiti dalla stampa
— del processo milanese a Formigoni per diffamazione dei Radicali, conclusosi in prima istanza con una condanna
In ambedue i casi il giudice ha accolto l’opposizione dell’imputato.
Ora vado a firmare su Avaaz.
Come ha scritto Mantellini qui: http://www.ilpost.it/massimomantellini/2013/01/04/democrazia-2-x/ ci sono alcune cose molto opinabili in questo manifesto. Troppo minuziosamente normative per avere un senso, troppo sognanti impossibile democrazia “diretta”. E tuttavia molte cose sono assai interessanti.
Vorrei ricordare però che, paradossalmente, non c’è molto di nuovo. Infatti, vorrei ricordare che nello Statuto del Partito Democratico, che ormai ha qualche annetto, c’è un articolo che dice tutto e – se applicato – darebbe buona parte delle risposte agli “appellanti”. Visto che per strane vicende a suo tempo contribuii indirettamente alla stesura di quell’articolo, mi permetto di riportarlo per intero:
“9. Il Partito Democratico assicura un Sistema informativo per la partecipazione basato sulle tecnologie telematiche adeguato a favorire il dibattito interno e a far circolare rapidamente tutte le informazioni necessarie a tale scopo. Il Sistema informativo per la partecipazione consente ad elettori ed iscritti, tramite l’accesso alla rete internet, di essere informati, di partecipare al dibattito interno e di fare proposte. Il Partito rende liberamente accessibili per questa via tutte le informazioni sulla sua vita interna, ivi compreso il bilancio, e sulle riunioni e le deliberazioni degli organismi dirigenti. I dirigenti e gli eletti del Partito sono tenuti a rendere pubbliche le proprie attività attraverso il Sistema informativo per la partecipazione.”
a Milano Ambrosoli, già lo fa.
http://proposte.ambrosolilombardia2013.it/
Bel lavoro…..complimenti.
“9. Il Partito Democratico assicura un Sistema informativo per la partecipazione basato sulle tecnologie telematiche adeguato a favorire il dibattito interno e a far circolare rapidamente tutte le informazioni necessarie a tale scopo.”
Questo passaggio può dire molte cose, sarebbe meglio scrivere esplicitamente i modi in cui si vuole favorire il dibattito e far circolare rapidamente le informazioni. Il live streaming non viene minimamente menzionato!
“9. Il Partito Democratico assicura un Sistema informativo per la partecipazione basato sulle tecnologie telematiche adeguato a favorire il dibattito interno e a far circolare rapidamente tutte le informazioni necessarie a tale scopo.”
Questo passaggio può dire molte cose, sarebbe meglio scrivere esplicitamente i modi in cui si vuole favorire il dibattito e far circolare rapidamente le informazioni. Il live streaming non viene minimamente menzionato.
Perfetta
Andrebbe aggiunta la premialità e il meriito per le cariche politiche, con le faccine stile “Brunetta” con un tot di faccine rosse e triste occorre valutare il candidato.
condivido e sottoscrivo
condivido appieno l’iniziativa!
@corrado: sì, e allora? cos’ha fatto in concreto il PD dopo cotanta assicurazione? niente, lettera morta, come al solito ….
a Milano, Umberto Ambrosoli, già lo fa,
http://proposte.ambrosolilombardia2013.it/
c’è troppa ipocrisia.
tanta gente che blatera…blatera…
tanta gente che predica bene e razzola male.
gli stessi che promuovono la spending review si votano leggi e leggine atte a garantirgli una vita serena a nostre spese.
se fossimo in un paese democratico sarebbero pubblici i nomi di chi vota a favore e/o contro certe proposte; e, se ci fosse trasparenza, questi nomi dovrebbero essere pubblicizzati prima delle elezioni. in modo che un COMUNE CITTADINO possa conoscere meglio chi dovrà andare a votare.
alberto
Condivido e sottoscrivo. Luciano frizziero, ex dirigente ssn e coordinatore cittadinanzattiva tdm assemblea Chioggia (Ve)